Un Viaggio alla Scoperta della Memoria e della Storia della Seconda Guerra Mondiale

Il gruppo di Vivere la Storia hanno visitato i luoghi percorsi da coloro che combattevano per la libertà

I territori vicino a noi sono terra di arte e paesaggi mozzafiato, nascondono anche un passato segnato dalle tragedie della Seconda Guerra Mondiale. Il nostro gruppo di Vivere la Storia, con la professoressa Gori e la professoressa Cerretini, ha avuto l’opportunità di intraprendere un viaggio che ha unito storia, memoria e natura, toccando alcuni dei luoghi più significativi della Resistenza e della guerra. Il percorso ha attraversato le località di Fosdinovo, Lucca, Sant’Anna di Stazzema e Borgo a Mozzano, dove la storia della guerra, dei partigiani e delle vittime del conflitto si intreccia con la bellezza e la particolarità naturalistica toscana.

Il viaggio è iniziato a Fosdinovo, un borgo incastonato tra le colline delle Alpi Apuane, luogo di fervente attività partigiana contro i nazifascisti. Abbiamo camminato, lungo i sentieri partigiani, in una mattinata nebbiosa e piovigginosa, che durante la Seconda Guerra Mondiale sono stati percorsi da coloro che combattevano per la libertà. Inoltrarsi nel bosco attraverso questi sentieri silenziosi, circondati dalla natura, è stato come metterci nei panni di quegli uomini e quelle donne che hanno combattuto e hanno sacrificato la propria vita per l’Italia di oggi.
Grazie al paesaggio siamo riusciti a comprendere le storie di quei tempi difficili, riflettendo sul valore della libertà, del coraggio e della scelta, che ha segnato la lotta contro l’oppressione nazista e fascista.

Proseguendo il nostro viaggio, siamo giunti a Lucca, dove abbiamo seguito un percorso urbano itinerante, alla ricerca di punti significativi del periodo resitenziale, in cui Lucca ha offerto aiuto, sostegno, protezione, ma soprattutto è stato rifugio per coloro che dovevano scappare dal nemico e asilo agli sfollati. Un esempio è la Casa degli Oblati del Volto Santo, che fu un importante centro di Resistenza non armata durante la Seconda guerra mondiale. Fu fondata da un gruppo di sacerdoti diocesani, che scelsero la vita comunitaria, tra cui don Arturo Paoli, e si impegnò in attività pastorali, sociali e caritative.

La tappa successiva ci ha condotti a Sant’Anna di Stazzema, dove la memoria della Seconda Guerra Mondiale è ancora viva. Qui, il Museo Storico della Resistenza racconta la storia del massacro del 12 agosto 1944, quando più di 500 civili furono uccisi dai soldati nazisti e fascisti. La testimonianza di Adele Pardini, una delle ultime sopravvissute di quella tragedia, ci ha toccato profondamente. Le sue parole, cariche di dolore e speranza, ci hanno fatto capire l’importanza di preservare la memoria storica, affinché ciò che è capitato non sia dimenticato, ma tramandato. E ancora, la visita all’ossario, dove riposano le vittime della strage, è stata un momento di raccoglimento, che ci ha ricordato il valore del sacrificio e della Resistenza.

L’ultima tappa del nostro itinerario ci ha condotto a Borgo a Mozzano, un paese noto per il suggestivo Ponte del Diavolo e per i bunker nazisti, unici del loro genere, che ancora oggi punteggiano il territorio circostante e che al tempi segnavano la linea Gotica. Questi bunker, costruiti durante l’occupazione tedesca, sono testimoni silenziosi di un’epoca di grande sofferenza. Passeggiare tra queste strutture e osservarle, immersi nella natura che le circonda, è stato come fare un viaggio nel passato, riflettendo su come la guerra abbia avuto un impatto su questi luoghi, ma anche sulla forza di chi ha combattuto per la libertà, di cui noi oggi possiamo godere.

Da Fosdinovo, con i suoi sentieri di resistenza, a Lucca, con la sua serenità storica, fino a Sant’Anna di Stazzema e Borgo a Mozzano, con le loro testimonianze di dolore e speranza, ogni tappa ci ha offerto un’occasione per riflettere sull’importanza della memoria e della sua trasmissione. Questi territori ci invitano a non dimenticare il passato e a preservare il ricordo di chi ha lottato per un futuro di pace, affinché le atrocità della guerra non si ripetano.

Ringraziamo le professoresse per l’opportunità data, le guide, Adele Pardini, testimone dell’eccidio, che ci hanno trasmesso i valori e il significato della Resistenza.

I ragazzi e le ragazze di Vivere la Storia